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Da Brindisi partono i voli umanitari del PAM con razioni alimentari diretti in Niger

Roma - 27-07-05 (comunicato stampa) - Mentre si consolida la risposta della comunità internazionale alla grave crisi alimentare in Niger, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha annunciato oggi che una serie di voli umanitari partirà da Brindisi verso il Niger con razioni alimentari d’emergenza che possono salvare la vita di 80.000 persone afflitte dall’emergenza sempre più drammatica nel paese.

Domani mattina, giovedì 28 luglio, un Ilyushin 76 partirà dalla Base di Pronto Intervento Umanitario del PAM a Brindisi, con a bordo 44 tonnellate di biscotti altamente energetici, diretti a Niamey, capitale del Niger. E’ il primo volo dei tre che sono previsti arrivare nella capitale nei prossimi giorni. Oltre ai biscotti, il carico includerà prefabbricati per lo stoccaggio di viveri, generatori e veicoli 4x4.

Con 1,2 milioni di persone che rischiano di morire di fame mentre le riserve di cibo diminuiscono nei depositi, l’operazione logistica del PAM ha cinque settimane di tempo per consegnare 23.000 tonnellate di cibo nei 19 distretti più colpiti dalla seconda peggiore crisi alimentare nella storia del Niger. Queste cifre potrebbero ancora crescere, dal momento che l’endemica scarsità di cibo in Niger esaurisce già di per sé i tradizionali meccanismi di sussistenza.

“Non è mai troppo presto per far arrivare il cibo, che sia trasportato su strada, per mare o per via aerea. Stiamo lavorando senza sosta per consegnare le razioni e dare assistenza nel corso di una tra le peggiori emergenze alimentari mai viste” ha detto Giancarlo Cirri, Direttore dell’ufficio PAM in Niger.

Il PAM aveva informato i donatori del bisogno crescente di aiuto alimentare d’emergenza fin dal novembre 2004. Tuttavia, fino a poco tempo fa, la comunità internazionale è stata sorda agli allarmi delle organizzazioni internazionali che avvertivano di una carestia prolungata e dell’invasione di locuste. Entrambi questi fattori avevano distrutto raccolti e decimato il bestiame in tutto il Niger, lasciando 2,5 milioni di persone sull’orlo della morte per fame.

Nell’ultima settimana, le immagini trasmesse dai media sulle conseguenze umane devastanti di quella che è stata chiamata “l’emergenza silenziosa” ha finalmente attirato l’attenzione dei donatori. L’operazione logistica del PAM sta intensificando gli sforzi per consegnare una quantità crescente di aiuti alimentari d’emergenza nel paese senza sbocchi sul mare.

Il primo volo in partenza da Brindisi raggiungerà Niamey giovedì pomeriggio, da dove partirà un convoglio di camion che trasporteranno i biscotti per 660 chilometri di strada desertica fino a Maradi, nel sud del paese e in una delle aeree più gravemente colpite dalla crisi.

Dal 1 agosto, l’agenzia delle Nazioni Unite organizzarà una serie di voli da Abidjan, in Costa d’Avorio, a Niamey, per trasportare 200 tonnellate di miscela di mais di soya, di solito utilizzata nei casi più gravi di malnutrizione. All’inizio della settimana, un convoglio di 25 camion carichi di 996 tonnellate di riso e 550 tonnellate di legumi – componenti vitali nelle razioni alimentari del PAM per il Niger – è partito, diretto a Niamey, dal porto di Lomé in Togo, a cinque giorni di viaggio e 800 chilometri di distanza dalla capitale.

In totale, oltre 2.000 tonnellate di aiuti alimentari sono, al momento, in viaggio destinate alle organizzazioni non governative (ONG) partners del PAM che distribuiranno il cibo nelle aree maggiormente colpite. L’obiettivo del PAM è di consegnare 4.220 tonnellate di cibo alle ONG entro la fine della settimana.

Per rifornire le sempre più scarse riserve di cibo del Niger, il PAM utilizza una serie di percorsi umanitari che raggiungono Niamey dai tre porti nei paesi vicini: Lomé e Accra in Ghana e Cotonou in Benin.

“Sono distanze enormi, ma la rete dei trasporti è abbastanza buona. Il vero problema non è far giungere il cibo agli affamati, ma ricevere le donazioni per comprare il cibo”, ha detto Pierre Carrasse, capo della logistica del PAM.

Nonostante l’aumento nel numero delle donazioni, l’operazione del PAM per il Niger, che ammonta a 16 milioni di dollari, ha ricevuto finora conferme di donazioni per un valore di solo 9 milioni di dollari – 43,3% in meno del necessario.

Oltre alle donazioni multilaterali che ammontano a un totale di 1,8 milioni di $, i donatori includono: Germania (1,5 milioni di $), Stati Uniti (1,5 milioni di $), Italia (1,2 milioni di $), EuropAid (1,2 milioni di $), Gran Bretagna (912.000 $), Nuova Zelanda (349.650 $), Lussemburgo (323.000 $), Danimarca (279.000 $), Svizzera (39.062 dollari), donatori privati (Veolia, 12.000 $; Petronas, 20.000 $)