Skip to main content

2.5 milioni di persone in Niger da sfamare: appello del PAM per triplicare i fondi

Roma - 03-08-05 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite ha triplicato oggi le richieste contenute nel suo appello d’emergenza per fronteggiare la crescente crisi alimentare del Niger, mettendo in guardia la comunità internazionale che c’è bisogno di più alimenti per salvare 2,5 milioni di persone dalla morte per fame e dalla malnutrizione.

La cosiddetta stagione ‘magra’ del Niger (aprile-ottobre), combinata ad una grave mancanza di cibo a causa della siccità e dell’invasione di cavallette dello scorso anno, hanno obbligato il PAM a rivedere il costo della sua operazione “salvavita”, passando da 16 milioni di $ a 57,6 milioni di $: si tratta del terzo aggiustamento in sei mesi.

Con questo nuovo ampliamento dell’operazione, il PAM raggiungerà 2,5 milioni di persone che soffrono gravemente la fame, nel sud del Niger, epicentro della crisi: si prevede la fornitura di razioni alimentari supplementari per i bambini e le madri e di razioni per le famiglie sino alla fine della stagione ‘magra’. Dopo il raccolto di ottobre si forniranno razioni per tre mesi a ulteriori 500.000 persone come ‘rete di protezione’ in caso di bisogno.

“Di fronte a una situazione che si è andata deteriorando nelle recenti settimane, il nostro scopo principale è salvare delle vite”, ha detto James Morris, Direttore Esecutivo del PAM. “Famiglie intere soffrono per un’assoluta scarsità di cibo, che li ha costretti a consumare solo un pasto al giorno di mais, di foglie o frutti selvatici”.

Il PAM non sta solo raddoppiando il numero delle persone che ricevono assistenza alimentare, ma fornisce loro un’ampia varietà di elementi nutritivi. Si tratta di razioni alimentari adatte ai bisogni nutritivi dei bambini al di sotto dei cinque anni e di razioni supplementari alle donne incinte e che allattano. In questo modo il PAM punta a ridurre i livelli più alti di malnutrizione che, in alcune aree, superano il 20 per cento.

Il numero dei ricoverati nei centri terapeutici nutrizionali, quest’anno, è quasi quadruplicato rispetto al 2004, con 11.000 bambini in cura.

Esiste una sola opportunità, temporalmente molto limitata, di inviare il cibo rapidamente a quanti ne hanno bisogno prima che il picco della stagione delle piogge renda tutto più difficile. La necessità di accelerare l’operazione ha fatto aumentare notevolmente i costi del trasporto.

Dopo un lento avvio, la comunità internazionale, nelle ultime due settimane, si è affrettare ad aiutare il secondo paese più povero al mondo con delle donazioni generose; la precedente richiesta del PAM di 16 milioni di $ è ora pienamente soddisfatta.

I donatori sono riusciti a far fronte alla tragedia che sovrasta il Niger pur non avendo prestato attenzione agli allarmi del PAM, di altre agenzie ONU e delle ONG, all’inizio dell’anno quando il Niger si è trovato a fronteggiare una delle sue peggiori crisi alimentari.

“Se i donatori avessero risposto prima, quest’operazione sarebbe costata di meno perché la situazione si è particolarmente deteriorata solo negli ultimi mesi”, ha detto Morris.

Le donazioni sono cominciate ad arrivare numerose dopo che la televisione ha mostrato le immagini strazianti della fame in Niger a partire dai centri nutrizionali a Maradi, nel sud del paese. L’attenzione delle TV è giunta poco dopo l’impegno a favore dell’Africa espresso dal summit del G8 e la pubblicità data alle tragedie del continente dal concerto Live8.

“E’ stata una scossa di cui c’era un disperato bisogno, la risposta sino ad ora è stata incoraggiante. Possiamo ancora salvare delle vite”, ha detto Morris.

Per fare una donazione online, vai a: http://www.wfp.org/helpnigernow